Geologia e Geografia di Capo Verde
Capo Verde (nome ufficiale “República de Cabo Verde”, stato insulare dell’oceano Atlantico, situato 620 km a ovest del punto più occidentale dell’Africa, la penisola di Capo Verde (Penisola di Capo Verde: detta anche Cap Vert), questa piccola penisola del Senegal occidentale è il punto più occidentale dell’Africa. Lunga circa 32 km, raggiunge un’ampiezza massima di 11 km. Comprende Capo Almadies, la sua estremità occidentale, e Dakar, la capitale del Senegal), più precisamente tra i paralleli 15 e 17 di latitudine nord.
È costituito da dieci isole principali e da cinque isolotti, suddivisi in due gruppi: Sopravento (Barlavento) a nord e Sottovento (Sotavento) a sud. Al primo appartengono le isole di Santo Antão, São Vicente, Santa Luzia, São Nicolau, Sal e Boa Vista; al secondo quelle di São Tiago, Brava, Fogo e Maio. Ex colonia portoghese, Capo Verde divenne indipendente il 5 luglio del 1975. Ha una superficie di 4.033 km² e un’estensione costiera di 965 km. La capitale è Praia, sull’isola di São Tiago.
Il complesso insulare è di origine vulcanica e, a eccezione di tre isole pianeggianti (Sal, Boa Vista e Maio), è caratterizzato da rilievi molto accentuati e scoscesi, la cui morfologia è stata determinata da processi erosivi e dall’attività vulcanica. La vetta più alta, il Pico de Cano (2.829 m), si trova a Fogo ed è l’unico vulcano attivo dell’arcipelago: l‘eruzione più recente risale all’aprile del 1995.
Clima
Capo Verde ha un clima tropicale secco, caratterizzato da lunghi periodi di siccità che in passato hanno causato migrazioni di massa. A metà strada fra il Tropico e l’Equatore, il clima a Capo Verde è caldo secco con temperature medie che variano tra i 22° e i 28° e tra i 22° e i 25° dell’acqua dell’oceano. I mesi più freschi sono gennaio, febbraio e marzo, nei quali l’Aliseo di Nord-Est tende a rinforzare. Due stagioni si alternano nel corso dell’anno: la stagione secca, da fine ottobre a inizio luglio, e la stagione umida, da luglio a ottobre. In tal periodo si concentrano le precipitazioni (media 250 mm), che però spesso hanno carattere torrenziale e non durano più di un giorno, o sono addirittura assenti, specialmente nelle isole più prossime alla costa africana come Sal, Boavista e Maio.
Flora e Fauna
La scarsa vegetazione è costituita da varie specie di arbusti, dall’aloe e da altre piante in grado di resistere all’aridità del terreno. Anche la fauna è limitata dal clima e comprende la lucertola, diverse specie di scimmie, la capra selvatica e varie specie di uccelli. La vegetazione a Capo Verde è molto scarsa. Questo è dovuto essenzialmente a tre fattori: periodi lunghi di siccità, venti secchi che soffiano dal deserto e l’uso inefficace delle tecniche di irrigazione.
L’unica specie vegetale sopravvivente dall’epoca della scoperta è il dragoeiro. E’ una pianta a portamento arbustivo che può tuttavia raggiungere anche i 20 metri di altezza; il tronco è di colore grigio scuro e si divide in rami che terminano con rosette di foglie, i fiori sorgono da racemi, i frutti di dimensioni di 1-1,5 cm. sono carnosi, tondeggianti e di colore arancione. Ha una crescita lenta, ed impiega circa una decade per raggiungere l’altezza di 1m. Gli esemplari più antichi si ritiene possano essere millenari! Il più antico esemplare vivente si trova a Icod de los Vinos, nella zona nord-orientale di Tenerife. E’ diffusa principalmente a São Nicolau, Brava e Santo Antão.
Sono stati sviluppati programmi di protezione delle specie endemiche e di rifioritura, specialmente nell’isola di Maio, che, attualmente possiede il maggior perimetro forestale del paese. Le principali specie animali esistenti sono marine oppure di uccelli migratori. Si stima in 75 il numero delle specie di uccelli rari che si trovano soprattutto negli isolotti protetti da statuto di riserva naturale. Anche le tartarughe sono visitatrici assidue.
Il Mare
É nel mare che Cabo Verde può vantare una delle sue principali ricchezze. Con una fauna marina ricchissima dovuta all’esistenza di piattaforme sottomarine, alla purezza e alla temperatura dell’acqua che oscilla tra 21° e i 25°. Tra tante, si segnalano come specie non migratorie l’orata, il pesce sega, il palamita, la murena, il lofio nero e tra le specie migratorie, il tonno, i delfini, capidogli, le orche e le balene. Ma é per gli abbondanti e vari frutti di mare che il mare di Cabo Verde é molto rinomato: l’aragosta, per esempio, o vari tipi di granchi e molluschi dalle belle conchiglie che insieme ai coralli costituiscono la gioia dei collezionisti. In via di estinzione in tutto il mondo, la tartaruga sceglie le spiagge dell’arcipelago per la deposizione delle uova il che fa di Cabo Verde l’habitat preferito di diversi tipi di questa specie.
Tutela Problemi Ambientali
Le siccità prolungate sono un problema sempre più grave per questo arcipelago roccioso che non possiede riserve rinnovabili di acqua dolce. Solo il 74% degli abitanti di Capo Verde ha accesso all’acqua potabile, e solo il 71% dispone di servizi igienici. Il sovrapascolo, l’uso improprio del suolo e l’alta domanda di legna da ardere costituiscono motivi ulteriori di degrado ambientale. Solo il 10,2% (1997) della superficie totale di Capo Verde è arabile, e il 21,1% (2000) è coperto da vegetazione arborea; nessuna parte del territorio insulare è dichiarata protetta. Capo Verde aderisce ad accordi internazionali sull’ambiente in materia di biodiversità, cambiamento climatico, desertificazione, modificazione ambientale, eliminazione degli scarichi in mare, abolizione dei test nucleari e la Convenzione sul Diritto del mare.
Popolazione
La popolazione è composta in prevalenza (71%) da creoli o mestiços, discendenti dall’unione dei coloni europei con le popolazioni africane, mentre gli altri abitanti sono di ceppo africano.
Nel 2000 la nazione aveva una natalità del 23,5‰, con una mortalità del 6,2‰. L’incremento annuo della popolazione, a causa di una forte emigrazione si attesta solo al 0,5-0,6%. Una buona aspettativa di vita, 68 anni per gli uomini e 75 per le donne, accompagna però un tasso di mortalità infantile piuttosto elevato, attorno al 41,4 ‰. al 2010, la popolazione residente nelle isole era di 510.000 abitanti; a questi si devono aggiungere i circa 700.000 abitanti emigrati all’estero.
I tassi di incremento demografico sono sempre stati elevati; nel 2004 il tasso annuale era del 1,9%. Per questo motivo, e a causa delle ricorrenti siccità, l’emigrazione ha costantemente caratterizzato la vita delle isole; si è stimato che più di 600.000 capoverdiani o loro discendenti vivano attualmente all’estero; più della metà risiedono negli Stati Uniti. La speranza di vita degli abitanti di Capo Verde è di 70,1 anni (2004).
Lingua e Religione
La lingua ufficiale è il portoghese, tuttavia viene abitualmente utilizzato il crioulo, un dialetto creolo che unisce al portoghese molti elementi africani. Il 94% della popolazione professa la religione cattolica.
La minoranza religiosa più consistente appartiene alla Chiesa nazarena protestante. I maggiori centri urbani sono Praia, la capitale (94.757 abitanti nel 2000), sull’isola di São Tiago, e Mindelo (62.970 abitanti nel 2000), principale porto e centro commerciale, sull’isola di São Vicente.
Economia
Capo Verde ha un prodotto interno lordo di 616 milioni di dollari USA (2002), corrispondenti a un PIL pro capite di 1.350 dollari. Le attività economiche principali sono l’allevamento, la pesca e l’edilizia.
L’agricoltura è possibile solo nelle valli irrigate dell’interno. Le colture più diffuse sono quelle di mais, fagioli, noci di cocco, manioca, zucchero di canna, patate e banane; vengono esportati il caffè, le banane e i prodotti derivati dalla palma. Anche i tonni e le aragoste rappresentano una voce importante nelle esportazioni. Vengono allevati, oltre alle capre, bovini e suini.
Le risorse minerarie sono scarse: sale, caolino e pozzolana, una roccia vulcanica utilizzata nella produzione del cemento. Sulle isole di Sal, Boa Vista e Maio viene estratto il sale destinato all’esportazione, così come la pozzolana.
Tra le industrie sono da ricordare quelle della raffinazione dello zucchero, della conservazione del pesce, della lavorazione del tabacco e della distillazione dei liquori (principalmente del rum). I transatlantici sostano presso i porti di Mindelo e Porto Novo per il rifornimento di carburante e sull’isola di Sal si trova un aeroporto internazionale. L’unità monetaria nazionale è l’escudo di Capo Verde. Il Banco de Cabo Verde è insieme banca d’emissione e banca commerciale.
Ordinamento dello Stato
Colonia portoghese fino al 1975, Capo Verde è stato unito politicamente alla Guinea Bissau fino al 1980. In base alla Costituzione del 1981, il Partito africano per l’indipendenza di Capo Verde (PAICV) era l’unico partito politico legale; il potere legislativo era affidato a un’Assemblea nazionale che eleggeva il presidente, a cui spettava il potere esecutivo.
Le riforme introdotte nel 1990 hanno tuttavia posto termine al ruolo dominante del PAICV, permettendo votazioni libere e democratiche per l’elezione del presidente e del Parlamento. Secondo la Costituzione introdotta nel 1992, Capo Verde è oggi una repubblica parlamentare. Il presidente e il Parlamento (di 72 membri) vengono eletti a suffragio universale ogni 5 anni.
Indipendenza
Negli anni Quaranta del XX secolo Capo Verde conobbe uno dei periodo più bui della sua storia. Le ripetute carestie, la salita al potere di una dittatura militare in Portogallo, il blocco delle emigrazioni verso Stati Uniti ed Europa impedirono al paese qualsiasi forma di autonomia e crescita, nella completa indifferenza internazionale. Solo il crescendo di un’emigrazione clandestina verso l’Europa poté alimentare la nascita di un movimento politico indipendentista che, negli anni Cinquanta, sotto la guida di Amilcar Cabral, costituì il Partido africano da indipendencia da Guiné e Cabo Verde (PAIGC).
Come altri possedimenti portoghesi in Africa, nel 1951 le isole furono designate come provincia d’oltremare, acquisendo una maggiore autonomia. Dopo il colpo di stato che abbatté la dittatura in Portogallo, nell’aprile del 1974 fu promessa all’arcipelago l’autodeterminazione e le isole acquisirono l’indipendenza il 5 luglio 1975, costituendo un unico paese con la Guinea-Bissau, sotto la guida di Luíz Cabral – che aveva sostituito il fratello Amilcar dopo il suo assassinio. Con il primo presidente, Aristides Pereira, Capo Verde divenne uno stato monopartitico (guidato dal PAICV, Partito africano per l’indipendenza di Capo Verde) e non allineato, ma fortemente dipendente dagli aiuti occidentali.
Sviluppi recenti
Le riforme entrate in vigore negli anni Novanta hanno consentito nel 1991 lo svolgimento di libere elezioni, che hanno portato al governo il primo partito di opposizione, il Movimento para a democracia (MPD) guidato da Carlos Veiga, e all’elezione di Antonio Mascarenhas Monteiro alla presidenza della Repubblica.
L’MPD, riconfermato alle elezioni del 1996, è stato però sconfitto dal PAICV alle elezioni legislative del gennaio 2001. Nel febbraio 2001 anche lo scrutino elettorale per la presidenza della Repubblica ha visto la vittoria del PAICV, con l’elezione del suo candidato Pedro de Verona Rodrigues Pires.
Il potere alternato è una qualità e una caratteristica della democrazia di Capo Verde e il 2016 ha segnato una nuova svolta nella vita politica del Paese.
Alle elezioni legislative del 20 marzo, l’MpD è tornato al potere dopo 15 anni di opposizione. Il partito guidato da Ulisses Correia e Silva ha vinto a maggioranza assoluta, eleggendo 40 deputati, oltre 29 di PAICV e 3 di UCID.
Complessivamente, hanno votato 229.337 capoverdiani, il che significava un tasso di partecipazione elettorale del 65,97%. Secondo la Costituzione capoverdiana, le elezioni legislative si svolgono ogni cinque anni, con il prossimo previsto per il 2021.
Alisei
Gli alisei sono i venti che soffiano regolari per tutto l’anno verso l’equatore. L’aria dell’equatore, fortemente riscaldata dal Sole, tende a salire formando una corrente ascensionale e lasciando sotto di sé una zona di bassa pressione.
Una volta salita, l’aria si raffredda e si sviluppano le piogge caratteristiche del clima umido delle zone equatoriali. Perso il vapore acqueo e divenuta fredda, l’aria ridiscende a nord e a sud dell’equatore, in due fasce simmetriche di altra pressione (alte pressioni subtropicali).
Poiché i venti spirano dalle zone di alta pressione verso quelle di bassa pressione, la differenza tra le alte pressioni subtropicali e le basse pressioni equatoriali dà origine a uno spostamento d’aria verso l’equatore: gli alisei.
Gli alisei hanno velocità mediamente costante di circa 30 chilometri orari. Nell’emisfero boreale soffiano da nord-est verso l’equatore, nell’emisfero australe da sud-est verso l’equatore.
Se la Terra non girasse su se stessa i venti si muoverebbero da nord e da sud in direzione dell’equatore, seguendo la via diretta dei meridiani: tuttavia a causa del moto di rotazione terrestre da ovest verso est vengono deviati. Questa forza deviante fu scoperta nel XVIII secolo dallo scienziato francese Coriolis.