Le Isole di Capo Verde
Un grappolo di isole di origine vulcanica disposte a semicerchio nell’Oceano Atlantico: questo è l’arcipelago di Capo Verde.
Il patrimonio naturale di indubbia bellezza dell’arcipelago Capoverdiano spazia dalle lunghe spiagge incontaminate ai paesaggi lunari e desertici, dalle vette montuose (Pico do Fogo 2829 mt), alle verdissime vallate di Santo Antao. Sotto il profilo culturale le animate città coloniali di Capo Verde offrono la vera immagine del paese e lo spirito Creolo dei Capoverdiani. Il Turismo a Capo Verde è arrivato solo di recente grazie ad operatori turistici internazionali ma fortunatamente non si tratta di un turismo di massa.
Il turismo è attirato a Capo Verde da un clima tropicale secco, caratterizzato da una temperatura media di 25°C e da scarse precipitazioni. Gli appassionati di pesca d’altura, subacquea o snorkeling troveranno a Capo Verde fondali particolarmente ricchi. Chi sceglie Capo Verde ha la possibilità di scoprire tante isole dalle caratteristiche diverse e culturalmente sorprendenti. Molto ampia è l’offerta per quanto concerne la ricettività turistica con varie tipologie di alloggio, dalle Pousadas (pensioni con accoglienza familiare), hotel di varie categorie, moderni resort, sino ai classici villaggi turistici con formula all-inclusive.
SAO ANTAO
Sao Antao è l’ isola più settentrionale di tutto l’arcipelago e la seconda per estensione, con i suoi 43 km di lunghezza e 23 di larghezza. Il suo monte più alto, Tope de Coroa raggiunge i 1979 metri. Quest’ isola si divide in due zone molto differenti tra loro dal punto di vista microclimatico, con evidenti conseguenze sulla vegetazione. La parte ovest è desertica, pietrosa, molto impervia e quasi disabitata. La zona nord-est è invece caratterizzata da un paesaggio fra i più imponenti e spettacolari di tutta l’Africa occidentale.
Canyons profondi oltre mille metri, crinali tormentati segnati da decine di spaccature, valli verdissime, crateri spenti circondati da boschi di conifere, e poi le grandi ribeiras che sboccano nel mare, colme di piantagioni di caffè, manioca, canna da zucchero, banane, agrumi e papaie…
Un’isola particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico: ci sono infatti 30 specie di piante endemiche classificate.Grazie alla conformazione del suo territorio, principalmente montuoso, con picchi molto elevati, è meta di appassionati di trekking che qui possono cimentarsi in scalate spettacolari. Ma è possibile visitare quest’affascinante isola anche con percorsi in bicicletta o a piedi nelle ampie vallate.
La capitale dell’isola è Ribeira Grande, una piccola cittadina ai piedi delle vallate di Ribeira Grande e Ribeira da Torre. La gente è molto cordiale. Un altro villaggio da visitare è Tarrafal de Monte Tigro, dove si trova la più bella spiaggia di tutta l’isola. Ma il luogo sicuramente da visitare è la Valle di Paul, un’immensa vallata verdeggiante, fertile, drappeggiata da immense foreste di conifere e piantagioni di ogni sorta. Uno scenario incantevole e sorprendente.
Da Visitare
Ponta do Sol è sicuramente uno dei villaggi più pittoreschi dell’isola. Abitato principalmente da pescatori, vi si trovano ancora tracce dell’epoca coloniale. Non molto lontano vi sono le spiagge di di Aranhas e Motche, raggiungibili sia in barca che a piedi.
Uno degli itinerari più incantevoli è sicuramente il passaggio che porta da Porto Novo a Ribeira Grande, passando da Cova. Qui si ha da un lato la bellissima vallata di Paul e dall’altro la costa ove sorge Porto Novo. Lontano all’orizzonte si scorge l’isola di Sao Vicente e quando il cielo è terso, in lontananza appare Sao Nicolau.
SAO VINCENTE
Sao Vincente ha una superficie di 227 kmq ed ha una popolazione di 55.000 abitanti concentrati per lo più nella capitale Mindelo. Arida e montuosa, dista a soli 14 km da Santo Antao, secondo molti capoverdiani è qui che si trova la vera capitale dell’ arcipelago.
La bellissima città portuale di Mindelo è infatti il centro più vivace e cosmopolita di Capo Verde. Molti operatori suggerisco di abbinare alla tipica vacanza balneare su una delle isole più turistiche almeno un’ escursione su quest’ isola. E’ rimasta disabitata fino al XIX secolo ed ha iniziato a fiorire grazie al suo porto costruito dagli inglesi nel 1838 che lo costruirono come punto di appoggio per il rifornimento di carbone per le loro navi. Il monte più alto, Monte Verde, di 774 mt di altezza, troneggia sulle pianure sottostanti.
Mindelo, una piccola perla old style dell‘Africa Occidentale, con il suo centro formato da bellissime costruzioni in stile coloniale, è sicuramente la città più pulita e vitale dell’ arcipelago. Mindelo si sviluppa lungo l’ampia baia presidiata dalla sagoma dell’ Ilheu dos Passaros.
Dal lungomare gli edifici si estendono sulle colline retrostanti fino a lambire le pendici del Monte Cara, così detto per il suo profilo che ricorda un austero volto umano. Nell’architettura della città si denota l’ impronta inglese, e ne sono un bell’ esempio alcuni degli edifici come la biglietteria dei ferry e la sede del Consolato Portoghese.
Poi ci si può spostare sul fortino per vedere la spiaggia della laginha dall’alto, con il suo mare limpido e turchese, questa spiaggia, non enorme ma alquanto bella, nel weekend si affolla di giovani che giocano a calcio, beach vollay, surf e bodyboard. Da visitare il Mercado Municipal sempre affollato e contornato da mille colori, oppure il Mercato del pesce, vicino al porto, dove si trova davvero di tutto in ogni periodo dell’ anno.
Ma la vera “movida” di questa città la si vede di notte. A Mindelo la notte è Magica, colorata da mille luci, la gente si ritrova tutta nella “praza”, dove gira tutta la sera intorno alle aiuole, e passa di bar in bar, tra un grogue e una caipirinha, ascoltando la musica che in questa città non si ferma mai, la si sente nei locali, per la strada uscire dalla casette dei locals che ogni weekend danno feste private.
Ogni sera vi sono concerti dal vivo, feste di ogni tipo, bisogna solo sapere in che locale andare, perché a Mindelo (ogni giorno della settimana ha il suo locale prescelto), facendosi consigliare dai tassisiti o dai locals. Dopo le due i giovani si spostano nelle discoteche (cinque le piu importanti), e qui ballano ai ritmi latini fino all’alba.
Andate a visitare la “fortezza”, dove un panorama mozzafiato ci mostrerà tutta la città Mindelo nella sua grandezza. La spiaggia di Mindelo “laginha” è molto frequentata durante il fine settimana, ma è “Baia das Gatas” quella più bella: una vera piscina naturale di acqua turchese.
Da visitare
Quasi tutti gli itenerari comprendono principalmente la città di Mindelo, il capoluogo dell’isola, che è l’unico centro cosmopolita dell’isola.
Sao Pedro, poco distante dall’aeroporto di Sao Vincente, nella parte ovest del’isola, un’ altro villaggio di pescatori che si affaccia su una spiaggia sempre battuta dal vento, e dalle onde, alcuni giorni dell’anno superano anche i 4-5 metri di altezza, (due anni fa proprio in questa baia un francese fece il nuovo record del mondo di velocità in windsurf).
SAO NICOLAU
Sao Nicolau è sicuramente una tra le isole più affascinanti dell’arcipelago capoverdiano. Ha una superficie di 343 kmq che si estendono per 50 km di lunghezza e circa 25 km di larghezza. Anche quest’isola ha origini vulcaniche. Monti elevati si alternano a vallate verdeggianti che terminano in un oceano dalle acque turchesi.
Il monte più elevato è Monte Gordo che raggiunge 1304 mt. Le valli sono strette e profonde. Fu popolata nel XVII secolo dopo Santiago e Fogo, soprattutto grazie alla presenza dell’acqua dolce, che ha permesso lo sviluppo delle coltivazioni e l’allevamento di bestiame.
E’ considerata la culla del movimento letterario “Claridade”, elite della cultura capoverdiana, fondato nel 1936 da Baltasar e Manuel Lopes e Jorge Barbosa.
Ribeira Bravaa
Così chiamata dalla valle in cui sorge, è uno dei luoghi da non dimenticare di visitare. Fu edificata in un luogo non facilmente accessibile, come riparo dagli attacchi dei pirati. Vi sono ancora tracce dell’epoca coloniale come la Igreja Matriz e il Seminario Liceu, il primo liceo costruito nell’interno arcipelago, dove hanno studiato numerosi lumi della cultura capoverdiana. Da visitare la Praia dove si trova il busto di Dr.Julio Josè Dias illustre medico dell’isola.
Il piccolo villaggio di Preguica era il porto principale dell’isola sia per il commercio che per il trasporto di imbarcazioni per passeggeri. A causa dei continui attacchi da parte dei pirati, fu edificato un forte nel XIX secolo nella Baia di S. Jorge. il porto è di piccole dimensioni, dimora di imbarcazioni da pesca, principale attività svolta dagli abitanti del luogo.
Tra le vallate più suggestive vi è Faja e Caleijao, che sono anche quelle più coltivate e verdeggianti dell’intera isola. Tarrafal è il secondo centro più popolato dell’isola. Si affaccia su spiagge di sabbia nera ricche di iodio e titanio, molto conosciute per le proprietà curative.
Da visitare
Dall’aeroporto vicino a Preguica si arriva a Ribeira Brava, il paese più popolato dell’isola. Proseguendo verso ovest si arriva a Juncalinho. Più a nord sorge il villaggio di Vale di Faja e a sud la Valle di Caleijao.
Dal villaggio di Cachaco si arriva al monte Gordo che raggiunge i 1304 mt di altezza. E’ questo il punto migliore per vedere tutta l’isola: lo scenario è davvero suggestivo: ampie valli verdeggianti, raccolti e, al di là, l’oceano turchese. Da qui si possono ammirare anche le piccole isolette di Raso e Branco, situate dopo S. Luzia. Nei giorni limpidi si possono vedere anche Sao Vicente e Sao Antao.
Proseguendo verso sud, troviamo la località di Tarrafal e vicino una delle spiagge più belle dell’isola: Baixo Rocha.
SANTA LUCIA
Abitata fino alla fine del XIX secolo, da piccole comunità di agricoltori, oggi la piccola Isola di Santa Lucia è disabitata e si concede soltanto a chi, attratto dal suo fascino selvaggio, sceglie di raggiungerla dalle vicine isole.
Davanti a lei, il mare svela Ilheu Branco, isolotto di roccia calcarea e Ilheu Raso, tranquilla dimora di innumerevoli specie di uccelli, per la salvaguardia dei quali la zona è stata proclamata riserva naturale. Amministrativamente appartiene al consiglio di Sao Vincente
SAL
L’isola di Sal è la più piatta dell’ arcipelago. Il suo monte più alto, Monte Gordo, ha un altezza di soli 406 metri sul livello del mare. Caratterizzata da una forma allungata, ha una lunghezza massima di 30 km in direzione nord/sud, ed una larghezza che non supera i 12 km in direzione est/ovest, per una superficie complessiva di 216 km2.
Sull’isola vivono circa 11000 abitanti, (anche se è in continuo aumento, a causa dello sviluppo e delle nuove opportunità di lavoro), la maggior parte vivono ad Espargos, circa al centro dell’ isola, a pochi km dall’aeroporto internazionale, mentre la località di Santa Maria, a circa 18 km da Espargos, è il resort turistico della costa meridionale.
Grazie allo sfruttamento delle sue saline, Santa Maria divenne negli anni ’30 la principale cittadina dell’ isola, e nel 1953 venne onorata con il titolo di Città, statuto che mantiene fin da allora. Le sue poche strade si vedono delimitate dalle tipiche case, molto semplici e verniciate in vari colori, in toni che ricordano gli acquarelli. I suoi abitanti vivono nella maggiore semplicità, sono gentili ed aperti al contatto con i visitatori.
Da visitare
Santa Maria è il centro turistico per eccellenza dell’isola. Tutte le strutture turistiche, alberghiere e attività sportive ruotano intorno a questa cittadina. Santa Maria si affaccia sulla omonima spiaggia di sabbia bianchissima lunga ben 8 km. Qui troverete tutti i confort così come negozi forniti di quasi ogni articolo. Proseguendo verso l’aeroporto troverete la piccola oasi di Fontona: un’area verde di palme. La capitale dell’isola è Espargos che si trova vicino all’aeroporto internazionale. Popolata quasi interamente dai locals, è qui che hanno sede tutti gli uffici amministrativi e governativi dell’isola. Più avanti sorge il piccolo centro portuale di Palmeira, che viene utilizzato dalle navi cargo che qui scaricano prodotti di importazione di ogni genere ed è anche qui che arriva il pescato dalle altre isole.
Un’altra località turistica piena di fascino è Pedra de Lume, si tratta del cratere del vecchio vulcano ormai spento, trasformato in salina. Qui potrete fare un bagno nelle acque salate. E’ stato proprio grazie alle Saline che ha avuto inizio l’economia dell’isola nel XX secolo.
Da qui per proseguire verso nord dovrete munirvi di un fuoristrada, in quanto la strada è solo sterrata e non dimenticati di portare con voi qualche litro di acqua potabile.
Burracona è una piscina naturale a nord dell’isola, uno dei luoghi da non dimenticare.Si tratta di una insenatura fra le rocce, dove l’acqua dell’oceano penetrando, crea degli spettacoli di colore ed getti d’acqua davvero unici. La punta più a nord termina con Fiura dove l’oceano selvaggio si scontra con le rocce.
BOA VISTA
E’ l’isola più vicina alla costa Africana, la terza in ordine di grandezza, e la meno popolata dell’arcipelago. Boa Vista in gran parte piatta e deserta, è costituita da paesaggi molto diversi, dalle dune di sabbia bianca alle distese di pietre vulcaniche, verdi oasi, e soprattutto circondata da un aureola di 55 km di spiaggia con sabbia bianca.
Ultimamente vi è stato un notevole incremento del turismo soprattutto per iniziativa dei tour operator italiani, le strutture sono ancora poche ma di buon livello. Fu ufficialmente scoperta il 14 maggio del 1460, e venne battezzata con il nome di Sao Cristofao, poco dopo cambiò il nome con l’attuale, si dice per l’esclamazione “Boa Vista!!”, ovvero “bella vista!!”, urlo gettato dai marinai portoghesi all’apparire di questa terra.
Povera d’acqua ed insidiosa per le navi a causa del forte magnetismo presente nella punta del Morro Negro, Boa Vista giacque dimenticata, al servizio di poche capre ed un centinaio di abitanti, suddivisi tra pescatori e cacciatori dell’unica fauna terrestre… cioè le capre.
Il capoluogo Sal-Rei, una volta era chiamato Porto Ingles. Di fronte alla cittadina si trova un’isolotto con una fortezza “Duque de Braganca” costruita per contrastare gli attacchi dei pirati. Boa Vista è famosa per le sue bellissime spiagge, praticamente si può costeggiare tutta l’isola camminando lungo il litorale sabbioso.
Un altro luogo da visitare è il villaggio di Rabil dove vi è la Chiesa matrice di “S. Roque”, costruita nel 1801. Vi è inoltre una fabbrica di ceramica. Tra le spiagge più famose, Estoril e Chaves, ma da non dimenticare la spiaggia considerata la più bella dell’intero arcipelago: Santa Monica.
Da visitare
Dal Sal Rei con una imbarcazione si può arrivare all’isolotto “Fortificazione”. Tra le spiagge più belle, verso sud “Estoril” e poi proseguendo si arriva a Chaves. Da qui si raggiunge un piccolo lago Ribeira di Rabil.
Quindi si può andare verso La Povocao Velha, costeggiando la costa si arriva alla zona delle spiagge di sabbia bianchissima, quali Lacacao e Curral Velho. E’ proprio davanti a quest’ultima spiaggia che si trova il piccolo isolotto di Curral Velho dove nidificano uccelli ormai in via di estinzione, come l’Alcatraz e il Rabil un uccello che viene a riprodursi proprio a Boa Vista ogni anno.
Proseguendo verso nord si trova Bofareira e Espingueira e poi verso sud Fundo das Figueiras. Un’altra spiaggia incantevole è Praia das Gatas dove si trovano gli isolotti di Passaros e Baluarte sedi di nidificazione di rari uccelli. Non lontano le saline.
MAIO
Rispetto alle altre isole del gruppo sottovento Maio ha una morfologia piatta che la accomuna a Boa Vista e Sal, per una superficie di 268 kmq ed una popolazione di 5500 abitanti. Il suo rilievo più importante è il Monte Penoso, che arriva ai 436 metri sul livello del mare. Maio è l’ isola che dispone di maggior spiagge, incantevoli distese di sabbia dorata e bianca ornano le coste, e a sud vi sono le saline naturali. Maio è oggi una delle isole meno conosciute dell’ arcipelago, e gli alberghi sono pochi e a carattere familiare. Vi è poi il problema dei collegamenti aerei, scarsi ed esclusivamente da Praia.
Tuttavia l’ ambiente litoraneo è molto selvaggio ed integro, la gente particolarmente cordiale. Inoltre Maio è molto famosa per la sua ottima cucina sia di mare che di terra. Isola adatta a chi predilige la vita semplice e tranquilla, e agli amanti della natura, che qui troveranno un luogo perfetto per una vacanza rigenerante ed assolutamente unica. Per la ricchezza faunistica e dei fondali del litorale, l’ isola è stata inserita nel progetto “Capo Verde Natura 2000” per la conservazione della bio-diversità a cura dell’Università di Las Palmas su finanziamento CE.
Maio è famosa per le sue numerose spiagge di sabbia bianca che si estendono per km attorno all’isola.
Tra le più belle: Calhetinha e Pau Seco, vicino al villaggio di Morrinho. Tatarugas e Cais, vicino a Porto Cais.
Praiona, Prainha e Boca Ribeira sono tra le spiagge più affascinanti e si affacciano su un oceano turchese.
Da visitare
Da visitare il capoluogo Vila do Maio che si trova proprio su una delle più belle spiagge dell’isola. Influenzata architettonicamente dalla presenza coloniale inglese. Una delle costruzioni più belle della città è la chiesetta di Nostra Senora da Luz, luogo di incontro della comunità.
Verso la zona del porto, vi è la Fortificazione di Sao Josè, edificata contro gli attacchi dei pirati. La seconda località più popolata è Calheta, un villaggio di pescatori e agricoltori.
L’itinerario più semplice parte dalla capitale Vila do Maio. Noleggianod un fuoristrada, si può visitare tutta l’isola, raggiungendo anche le spiagge più remote.
Da Vila do Maio si prosegue verso Morro o poi a Calheta un piccolo villaggio di pescatori. Proseguendo verso Morrinho si arriva ad una grande salina dove si trovano le più belle spiagge dell’isola. Da Morrinho andando verso praia de Galeao si vede la foresta interna.
SANTIAGO
Con i suoi 991 kmq di superficie Santiago è l’ isola più grande dell’ arcipelago, e contando 205.000 abitanti è anche la più popolata, di cui 85.000 vivono nella città di Praia, la capitale di Capo Verde. Montuosa ed accidentata, sull’ isola vi sono due catene principali: il Pico de Antonia al centro mentre a Nord la serra da Malagueta. Le coste sono per lo più alte, con qualche bella spiaggia di sabbia bianca.
In questa isole nel 1942 ebbe inizio la storia di questo Arcipelago, Ribeira Grande fu la prima colonia europea ai tropici. Nel corso degli anni disboscamenti e mutamenti climatici hanno portato ad un progressivo inaridimento del territorio.
Nonostante questo molte zone all’interno e le ribeiras del litorale est sono sempre molto coltivate, tanto da rendere quest’ isola la maggior produttrice agricola dell’arcipelago. All’interno dell’ isola vivevano ai tempi della schiavitù dei gruppi di persone, scappate dai coloni, mantenendo un sistema basato su usanze e credenze che si rifacevano alle etnie di origine.
Alcuni gruppi vivono ancora oggi nel cuore di Santiago, le loro case sono con tetti di foglia di palma, radunate in piccoli agglomerati lontani dai centri abitati, si possono scorgere attraversando l ‘isola anche dall’arteria principale che unisce Praia a Tarrafal.
Praia
La capitale dell’arcipelago di Capo Verde, sede del Governo. Il maggior polo di persone e sicuramente una delle città più cosmopolite dell’arcipelago. Da visitare le spiagge di Prainha e di Quebra Canela, molto frequentate sia dai turisti che dai locals.
La piazza Alexandre de Albuquerque nel centro della città e primo quartiere residenziale ed il Plateau che è il centro commerciale della città. Da non dimenticare il Mercato di Sucupira dove poter acquistare prodotti di ogni tipo.
Cidade Velha è il luogo di nascita della storia di Capo Verde, il Giardino Botanico di Sao Jorge do Orgaos. A Sao Francisco si trovano le più belle spiagge dell’isola tra cui la più nota è Tarrafal, una spiaggia bianchissima contornata da palme di cocco.
Da visitare
Molti gli itinerari da seguire per visitare quest’isola piena di fascino. Partendo dalla capitale Praia si possono raggiungere varie località sia sul litorale che verso l’interno.
Visitate Sao Domingos dove vi è un centro di artigianato e da qui proseguite verso le montagne fino a Monte Tchota che raggiunge i 1050 mt. Nell’interno l’isola è molto verde e vallate si estendono alternandosi a piccole oasi.
FOGO
E’ la quarta isola dell’arcipelago, per grandezza con una superficie di 476 Kmq ed una popolazione di 36.000 abitanti. Il Pico, formato dal cratere più recente, raggiunge i 2.829 mt.
Scoperta il primo maggio del 1460, fu dapprima chiamata Sao Felipe, come l’attuale capoluogo, ed in seguito all’eruzione del 1680, ribattezzata col nome di Fogo.
Grazie al suolo particolarmente fertile ed all’abbondanza di sorgenti di acqua dolce, venne rapidamente popolata e quindi coltivata, divenendo famosa soprattutto per la produzione di un tessuto in cotone dal tipico colore indaco, detto “pano preta”. Sotto il dominio portoghese, fu assalita nel 1655 dagli Olandesi. Successive eruzioni, compresa quella devastante del 1680, cambiarono la morfologia dell’isola e ricoprirono una vasta parte della superficie coltivata del versante est.
L’ultima eruzione risale al 1995, eruzione che ha completamente cancellato vigneti, piantagioni di caffè.
Il vino tinto e quello della cooperativa, costituita con l’aiuto di un’associazione italiana, prodotto nelle varietà di bianco, rosso e rosè, vengono prodotti dalle coltivazioni che prendono vita sui terreni lavici intorno al vecchio cratere del vulcano.
Sao Felipe
E’ il capoluogo dell’isola. La cittadina, situata sul versante sud-est dell’isola, è un piccolo agglomerato di case dai delicatamente colorate affacciano su una splendida spiaggia di sabbia nera difronte all’isola Brava. E’ certamente una delle cittadine più suggestive ed antiche dello intero arcipelago. Le sue piccole viuzze, le case in stile coloniale portoghese dai tipici colori pastello capoverdiani, creano un insieme veramente suggestivo.
Persino la Cattedrale che si affaccia direttamente sulla spiaggia, è stata dipinta del colore del cielo. Come in ogni centro abitato delle varie isole, gli abitanti sono molto cordiali ed allegri. Infatti, dopo aver trascorso giornate silenziose, dove l’unico suono che si ode è dato dall’infrangersi delle onde sul bagnoasciuga i pochi turisti che visitano quest’isola, rimangono incantati ad ascoltare le antiche canzoni sussurrate dagli abitanti del luogo.
La grande attrattiva di Fogo è sicuramente il grandioso cratere vulcanico. E’ nella zona pianeggiante all’interno della caldera che si trovano due villaggi Portela e Bangaeira, che sono tuttora abitati sebbene le autorità abbiano ordinato lo sgombero degli stessi dopo l’eruzione del 1995.
Il paesaggio aspro è qua e là addolcito dalle coltivazioni di mais e miglio. Nelle giornate limpide dalle numerose terrazze naturali, la vista sconfina nell’oceano fino ad intravedere l’isola di Santiago. A Portela si trova uno spaccio dove è possibile acquistare il vino tinto, quello più “rustico”.
I palati più raffinati possono trovare quello più sofisticato nella sede della cooperativa a Sao Felipe nei ristoranti o nel mercato municipale o direttamente nella caldera. Se si prosegue verso Mosteiros s’incontrano rigogliose piantagioni di banani, caffè, papaia ed aranci. Uno dei luoghi che merita di essere visitato è il promontorio dove sorge la piccola chiesetta “Nossa Senhora do Soccorso”, poco prima di arrivare a Sao Felipe, il panorama sull’oceano è davvero mozzafiato.
Da visitare
Tra gli itinerari più semplici e di grande effetto vi è la visita a “Alto da Aguadinha” da dove si gode di una visita incantevole della città di Sao Felipe.
Da Sao Felipe o da Mosteiros, si può noleggiare un’auto ed andare a visitare Cha das Caldeiras, una cittadina di notevole charme. Dalla località di Cha das Caldeiras si può salire verso la vetta del vulcano di Fogo, oppure si può visitare Foresta di Monte Velha, una immensa area verde, con alberi di grandi dimensioni, che crea un contrasto con il paesaggio roccioso, vulcanico.
Per gli amanti del mare e delle spiagge, consigliamo Sao Jorge, una località molto affascinante, ricca di rocce e grotte. Vicino a Cova di Figueira si trova l’Espigao, una piccola oasi verde dove si può ammirare il vulcano e il mare.
BRAVA
Situata all’estremità del gruppo Sottovento, a sud-est dell’arcipelago, l’isola Brava, con una forma ellittica, ha una lunghezza massima di 9 Km in senso est-ovest. Dista circa 20 Km dall’isola di Fogo e da lì si avvistano quattro isolotti piccoli e disabitati frequentati da pescatori.
Sebbene di piccole dimensioni – è la più piccola dell’arcipelago ad eccezione della disabitata Santa Luzia – si distingue per l’aspetto montagnoso il cui punto più elevato è Monte Fontainhas.
I picchi elevati contrastano con valli profonde e improvvise. La costa è accentuatamente frastagliata con varie baie: Furna, Ancião, Fajá d’Água e Sorno. Fundo Grande, un cratere che il tempo ha preservato, è una testimonianza dell’attività vulcanica del passato. Dovuto ai rilievi, Brava è la più umida e verde di tutte le isole e, per l’abbondanza dei fiori, è conosciuta anche come “l’isola dei Fiori”.
RASO
L’isola di Raso, come Branco, è di roccia calcarea ed è disabitato, ad oggi rappresenta la tranquilla dimora di innumerevoli specie di uccelli, infatti per la loro salvaguardia la zona è stata proclamata riserva integrale.
BRANCO
L’isolotto di Branco collocato tra S. Vincente e S. Nicolau, è di roccia calcarea ed è disabitato.
Il suo paesaggio selvaggio è una tranquilla dimora di innumerevoli specie di uccelli che vi si recano per la riproduzione, infatti per la loro salvaguardia è stata proclamata riserva integrale.