Speciale uscite di pesca a Genova in Liguria
Pacchetti pesca all-inclusive
Our way non è solo il nome attribuito ad un Sailfish 282 (imbarcazione prodotta dalla Grady White, la più blasonata e storica azienda americana nel campo delle fisherman, barche concepite per la pesca sportiva in mare), ma anche un ideale, uno stile di vita che vuole condividere e trasmettere passione e avventura non solo per gli appassionati di pesca che desiderano avvicinarsi alle affascinanti ed esotiche tecniche di pesca che il meraviglioso golfo di Genova consente, ma anche a tutti coloro che desiderano vivere il mare da protagonisti, alla scoperta di prospettive sorprendenti, ed emozioni uniche.
Vivere per un giorno un’avventura dentro la natura, come compagno la libertà e per amico la spensieratezza, per alcuni è svago, per molti una necessità, coltivare un desiderio, che non alberga solo nei miti delle incredibili catture tanto narrate nei mari caraibici o tropicali, ma anche qui, nel nostro meraviglioso mare Mediterraneo. Condividi insieme a noi questa passione, OUR WAY, la nostra via, il tuo sogno.
Andrea, il Comandante vi sorprenderà con il suo entusiasmo la sua cordialità ed esperienza, facendovi conoscere i luoghi migliori per poter applicare le corrette tecniche di pesca, affinate in anni di esperienza.
Our Way
Una barca affidabile e tecnologica fornita dei più moderni mezzi di navigazione, radar, gps, ecoscandaglio per citarne solo alcuni, uno scafo al 100% inaffondabile grazie all’utilizzo di compartimenti stagni e di un doppio fondo fra scafo e coperta riempiti con un esclusivo poliuretano marino a cellula chiusa, assolutamente idrorepellente. Restiling totale delle plance e refitting con motorguide di prua e non in ultimo batterie al litio e fotovoltaico. Equipaggiata con 2 potenti motori fuoribordo di ultima generazione Yamaha 225 V6, ne fanno un mezzo impareggiabile per sicurezza, stabilità, e divertimento. Ampie poltrone circondano la poppa e la zona di comando, rendendo comoda la navigazione, a prua discreta area prendisole, per 3 persone. Lo specchio di poppa ampio e generoso consente di ospitare fino a 6 persone per battute di pesca sia a traina che a bolentino, l’imbarcazione è dotata di moderni divergenti per consentire la pesca a traina con oltre 4 canne in pesca, le attrezzatura per tale pesca rappresentano uno dei plus dei servizi offerti.
Uscite di pesca giornaliere - week-end - settimana
Possibilità di organizzare
Pacchetto week-end: 3 giorni 2 notti con 2 uscite di pesca
oppure
Pacchetto settimana: 7 giorni 6 notti con 4/5 uscite di pesca
“Tutte le quote sono soggette a riconferma per disponibilità imbarcazione e soggiorno”
E’ necessario versare un anticipo pari al 50% dell’importo totale.
Le battute di pesca concordate nell’offerta potrebbero essere spostate o cancellate a causa delle avverse condizioni meteo-marine e/o in base alla decisione del comandante, solo in questi casi verrà restituita la quota relativa alla battuta di pesca.
Le quote comprendono: Pranzo al sacco con bibita per le battute di pesca. Esche ed attrezzature da pesca. Assistenza in loco di personale specializzato.
Le quote non comprendono: Spostamenti da e per il porto. Artificiale perduto (rapala-jig-kona-etc.), il costo è di euro 20,00 cad.
Libera scelta per la struttura. Consigliata la Struttura Hotellerie di Ovada che offre una sistemazione confortevole in 17 camere, ampie e luminose, tutte con servizi privati, phon, televisione e cassaforte.
Situata a pochi minuti dal casello autostradale, e garantisce un ambiente tranquillo e riposante; una comoda base di partenza per i vostri svaghi o per i vostri impegni di lavoro, un punto di incontro o ritiro per gruppi sportivi e non, per clientela individuale di passaggio e per famiglie.
Tecniche di pesca con Our Way
Traina - Vertical Jigging - Bolentino - Drifting
Bolentino
Il bolentino è una tecnica di pesca che che viene praticata dalla barca con canna da pesca oppure con apposita lenza detta togna. Le canne maggiormente utilizzate hanno in media una lunghezza di 150 centimetri e sono dotate di mulinelli con bobine che permettono di raccogliere molto filo. I fili utilizzati nelle bobine possono essere sia in nylon oppure multifibre, che a parità di dimetro col nylon hanno una resistenza (carico di rottura) maggiore.
La lenza (o togna) è composta da un pezzo di sughero a cui è avvolto il filo di nylon. La canna da pesca permette di avvertire le toccate dei pesci osservando la punta della canna, mentre la togna permette di avvertire la mangiata delle prede attraverso dei colpi che si avvertono sulle dita delle mani.
Alla lenza o al filo armato nella matassa del mulinello, mediante l’ausilio di apposite girelle, viene agganciato il terminale. Il terminale da pesca consiste in un filo di nylon, o in fluorocarbon, alla cui estremità si trova un piombo, di peso variabile a seconda della corrente presente. All’altra estremità del terminale si trova il cappio che viene inserito nella girella. Al terminale vengono in genere montati tramite braccioli dai tre ai quattro ami.
Se si utilizza la canna da pesca, il terminale ha una lunghezza leggermente più corta della canna, circa l’80% della lunghezza della canna. Invece, se si utilizza la togna, la lunghezza del terminale è pari, secondo gli usi, alla lunghezza del braccio del pescatore.
Nella pesca a bolentino viene usata come esca il gambero, la manzancolla, il polpo, il paguro, la seppia, i vermi vivi. A seconda dell’esca utilizzata e del luogo di pesca (fondale con presenza di scogli, sabbia, misto scoglio-sabbia, fondali piatti con presenza di poseidonia o altra alga) possono essere insidiate diverse tipologie di pesci.
Le prede che vengono catturate a bolentino variano a seconda della tipologia del fondale in cui ci si trova a pescare. Le prede pescate a bolentino sono: saraghi, parghi, rovelli, labridi, scorpenifi, pesce azzurro. Il bolentino può essere praticato o ancorando la barca, oppure allo scarroccio.
Traina
La tecnica consiste nel navigare trainando artificiali (rapala) o del pesce vivo. La traina con gli artificiali si applica ad una velocità dai 4 ai 6 nodi, mentre la traina con il pesce vivo a circa 2 nodi. Il pesce vivo, preferibilmente pescato in giornata, viene conservato in apposite vasche, installate sulle imbarcazioni, che garantiscono il perfetto stato fino all’innesto degli ami.
La preda che più potrà essere insidiata con questa tecnica è il tonno, l’attrezzatura consiste nell’impiego di canne che variano dalle più “leggere” 12 libbre fino alle 80 libbre, scelte in proporzione alla distanza dalla costa, alla profondità del fondo marino ed alla preda che si vuole insidiare; per esempio se si trainerà fino a tre miglia dalla costa sarà opportuno usare una 12 libbre con un artificiale di 5 cm, mentre oltre le dodici miglia una canna da 80 libbre e un’artificiale da 17 cm, lo stesso se navigheremo su un fondale da 5 a 90 metri o da 90 in su.
L’utilizzo dell’esca viva, principalmente l’aguglia e le occhiate ed il cefalo (per la ricciola), si applica innestando due ami sul pesce uno trainante e uno “pescante”. L’amo di coda può essere fermato con un elastico, è più semplice, rapido e meno traumatizzante.
I periodi migliori per praticare la traina sono settembre e ottobre, perché le prede più ambite e combattive, i tonni, in queste stagioni compiono una migrazione abitudinaria dall’oceano Atlantico al Mediterraneo.
Tuttavia vi sono numerosi esemplari di tonni detti “stazionari” che risiedono lungo le nostre coste italiane durante tutto l’anno. Le prede di superficie nei nostri mari italiani sono il tonno, il pescespada, la lampuga, le ricciole (di piccola taglia, in superficie), gli sgombri e le occhiate (fondali rocciosi a circa 8 mt). Il metodo più efficace consiste nell’inscenare una “caccia” ovvero porre ad una distanza ravvicinata dallo specchio di poppa l’artificiale più piccolo, e a distanze maggiori artificiali più grandi.
Le probabilità di cattura aumentano navigando seguendo il moto ondoso, la corrente marina e variando il numero di giri del motore (simulando il motore diesel di un peschereccio). La presenza di gabbiani spesso e volentieri indica la presenza di “mangianza” e quindi di pelagici in superficie, in queste circostanze è opportuno trainare nelle immediate vicinanze e non all’interno del centro della “danza”.
Vertical Jigging
Il vertical jigging sotto certi aspetti è una tecnica molto complicata come del resto anche altre tecniche (oltre che stancante perché bisogna jiggare l’artificiale), perché va fatta dove si è sicuri che ci sia quanto meno la presenza di qualche buona preda, altrimenti si corre il rischio di rimanere ore se non un intero giorno senza vedere l’ombra di una ferrata.
Ottime sono le scogliere con batimetriche intorno hai 30 metri, ma ancora migliori sono i relitti di navi affondate (dove saranno per alcune specie una vera casa per alcuni periodi) tipo quelle che interessano a noi : cernie, dentici, ma sopratutto ricciole.
Drifting
Drifting letteralmente vuol dire “essere trasportati dalla corrente”, indicando dunque una pesca in corrente o in deriva, praticabile anche a barca ancorata su fondali di oltre 100m in condizioni batimetriche ben precise.
Una delle sue particolarità è la pasturazione continua (brumeggio), la così detta “strisciata” da effettuare quasi esclusivamente con le sarde, a pezzi e intere, buttate in mare in modo costante, omogeneo (a mano o con pasturatori elettrici) e senza che si “allarghi” troppo.
Può sembrare semplice, in realtà è una tecnica difficile e che necessita di un’attrezzatura di prim’ordine, di una grande attenzione ed esperienza. La barca è la prima fondamentale attrezzatura e in base alle distanza che andremo a ricoprire dovrà avere specifiche caratteristiche.